30 ottobre, 2011

Galassia Internet


galleriaRoma
 piazza San Giuseppe 2
 Siracusa


 Giovedì 3 novembre ore 18,30 GALASSIA INTERNET:  per una fenomenologia delle nuove forme di soggettività a cura di Roberto Fai 


 In che modo, Internet sta cambiando la nostra vita? O l’ha già cambiata? E di “globalizzazione”– termine “ubiquitario” e vero e proprio passepartout con cui leggiamo il nostro tempo – potremmo parlarne senza far riferimento alla rivoluzione informatica? Davanti al fenomeno pervasivo del web, è possibile uscire dalla classica e carsica contrapposizione tra “apocalittici” e “integrati”? Tra la vasta letteratura sul ruolo e senso del web, di Internet, e del cyber-spazio, possiamo parlare di un “neoilluminismo”, espresso dall’avvento di una “intelligenza collettiva” (Pierre Lévy), oppure ha ragione Nicolas Carr quando si domanda se ? A partire da queste suggestioni, si cercherà di svolgere una vera e propria genealogia del “virtuale”, e di come la dimensione del tempo, della temporalità sia quasi soppiantata da una inedita dimensione spaziale

 Organizzazione e Direzione: Corrado Brancato

 Addetto Stampa: Amedeo Nicotra

 Ingresso Libero Info: 0931/746931
 0931/66960 (orario apertura Galleria)
 cell.338/3646560

 corradobrancato@hotmail.com 

www.galleriaroma.it

26 ottobre, 2011

POIESIS

galleriaRoma
Piazza San Giuseppe 2
Siracusa
  Sabato 5 novembre alle ore 19,00 l'architetto Salvatore Rapisarda presenterà la mostra di pittura POIESIS dell'artista Tomie Nomiya
scrive Salvatore Rapisarda nella presentazione critica
POIESIS
Delicata poesia di forme e colori.
Quando la delicatezza, il dettaglio, la sensibilità si traducono nel segno e nel colore. Non bisogna gridare per comunicare, basta sussurrare o entrare nella dimensione silente, stadio che concentra l’energia del divenire. Culture che si incontrano, provenienze lontane, apparentemente distanti, ma tanto vicine in un denominatore comune che ricerca la forma attraverso i luoghi, i volumi, i corpi, che rifonde i linguaggi nella poesia antropica delle culture indigene. Mi unisco all’emozione dell’amica Lucia che lega il suo pensiero alla mano dell’artista che, ubbidendo ad un animo fragile, attraversa le barriere dello spazio e del tempo. Minuzioso lavoro che evoca estetiche e poetiche, tra occidente e oriente, in cui, anche l’amico Joe legge lo specchio dell’operato interiore; ricerca che conduce a un itinerario che si evolve, con la pausa-silenzio, nella rappresentazione di tecniche e modalità esecutive. La pittura di Tomie scorre dai quartieri di Ortigia al paesaggio urbano di Ibla. Traccia con carica affettiva la fisiognomica degli amici, dei suoi cari. Tratti caratteriali, interiorità espressiva di sguardi, di gesti, posture abilmente rappresentati nella delicatezza chiaroscurale, nella pulizia delle linee, nelle armoniose proporzioni che danno vita a una ritrattistica espressiva ed emozionale. Un percorso visivo che deve condurci alla riflessione e meditazione sulle potenzialità che possiamo ricevere dal mondo interiore dell’artista.
Organizzazione e
Direzione Artistica:
 
Corrado Brancato
Addetto Stampa: Amedeo Nicotra
Ingresso Libero  
             Info:

 0931/66960 (orario apertura Galleria)
 cell.338/3646560
 
corradobrancato@hotmail.com
 
www.galleriaroma.it

24 ottobre, 2011

Melinda Miceli presenta Marina Giuffrida

galleriaRoma
piazza San Giuseppe 2
Siracusa
La galleria Roma prosegue il programma espositivo con la mostra personale di  Marina Giuffrida- presentazione critica di Melinda Miceli Inaugurazione Sabato 22 ottobre, ore 18,30
Scrive Melinda Miceli nella presentazione: Analizzando le opere di Marina Giuffrida ci si può inoltrare con immensa curiosità nell’ “avventura della conoscenza” onirica e figurativa di una realtà interiore complessa e multiversa nella quale soggetti diversi traspongono sfaccettature ampie di pensiero dove trova spazio il nulla ed il tutto e dove la pennellata strutturata e consapevole si alterna al quasi annullamento del segno e del colore. Tentativi di rappresentazione di un reale che sconfinano nell’immaginario, in dipinti quelli della Giuffrida che dal figurativo moderno o figurativismo risentono di influenze della Metafisica dove la massima importanza è attribuita al sogno, all'onirico, alla dimensione dell'interiorità dell'uomo e di influenze dell’arte concettuale dove l'essenza dell'arte consiste invece nell'idea, nel concetto che precede e conforma l'opera. Il percorso dell'idea, la riflessione teorica e filosofica, la precisazione e presentazione del processo di formazione del pensiero, l'azione linguistica, vengono a volte posti in primo piano rispetto al risultato materiale di tale azione che viene considerato come pura esemplificazione fisica del linguaggio. Nel figurativo la ricerca spontanea di soluzioni alternative si manifesta in più direzioni prevalentemente nel segno della libertà e della sperimentazione del nuovo, svincolata da qualsiasi ancoraggio a principi precostituiti di autorità culturale o etica. La ricerca è condotta a rifondare la comprensione della realtà partendo dalla demistificazione di tutte le pratiche rappresentative e dando campo libero al pensiero per indagare l'essenza delle cose e delle relazioni tra esse. La delicatezza del tratto e del colore nei dipinti della Giuffrida approda a esiti creativi anche simbolici dove i soggetti dipinti si prestano a interpretazioni inconsce che si rivelano però contemplative, legate a fattori fortemente culturali, con precisi legami con la tradizione dell'arte classica dove si può ravvisare la plasticità dei corpi e la simmetria dell’ordito concettuale che risente delle influenze storiche dell’arte greco-romana. L’uomo come lottatore terrestre, la donna come feritrice di fertilità ed essere divino insieme al fuoco ed alla natura costituiscono l’universo della Giuffrida, un universo da cui si dipanano pensieri stoici di dolore e di trascendenza insieme. A tratti elementi di surrealismo suggeriscono la volontà di saldare la realtà storica con quella onirica, allo scopo di liberare tutte le potenzialità espressive della natura umana. L’acqua come arcano femminile e’ rappresentato in svariate forme: come mare,come lago sereno, come cascata, come onda, infine come vortice creativo dal quale riappare il femminile astratto, quasi come divinità di un pensiero che con immensa forza e distacco presiede alla creazione del maschile e del femminile stesso. Nel concettuale l’acqua diventa quasi terra azzurra, formata da onde impetuose da cui “sgorga” l’albero quasi a voler indicare una fusione della terra e dell’acqua in un tutt’uno che crea la materia e la matrice concettuale di questo irrevocabile tutt’uno è sempre solo la donna il cui sguardo e’ sicuro, ma nascosto dal distacco. La prevalenza dell’indaco, il maschile sacro, come sfondo e come soggetto spalmato e’ strabordante, a indicare quasi la sacralità concettuale del momento e del soggetto fissato in uno spazio temporale indefinito e arcano dove solo la pennellata rossa può restituire il soggetto alla sua carnalità,alla dimensione terrestre, ma sempre con una certa distanza quasi da osservatore e non da attore del dipinto stesso, il cui centro emozionale rimane quasi segreto a indicare la complessità dell’universo. La coerenza e il rigore di tale atteggiamento sfocia in distanza dai tradizionali mezzi espressivi. Elemento di vicinanza al concettuale di questo microcosmo pittorico è infatti la poetica dell'enigma che pervade i dipinti, ossia del fenomeno non spiegabile con i soli mezzi della ragione,ma con leggi ultrafisiche della realtà che trascendono la logica ordinaria. Ed abbandonando spesso la rappresentazione mimetica del mondo esterno la Giuffrida trova le sue ragioni nella riflessione sulle specificità della ricerca formale e della percezione visiva che coglie però l’ordito diafano dell’esistenza con coloriture di sottile ironia. C’è un tentativo di rielaborazione in chiave creativa del pensiero psicoanalitico, determinante nel suo compito di liberazione e svelamento delle forze dell'inconscio, dei tabù e delle costrizioni che la coscienza troppo rigida impone alla personalità soprattutto nella sfera sessuale, dei veri aspetti dell'esistenza umana, per dare vita all'immediata trasposizione della fantasia sulla mano che guida il realizzarsi di queste opere d'arte. Quest’innovazione si manifesta anche nel paesaggio e nella natura morta che lascia intravvedere da una finestra il cielo, soggetto che sembra quasi schiacciare il dipinto,un cielo la cui forza ed intensità contrasta nettamente con la delicatezza cromatica del prato e che sembra piombare su di esso come ineluttabile volontà divina manifestandosi con bagliori cromatici che crea uno stacco tra i due livelli ma al contempo li unisce in un unico destino e ordito emozionale.
Organizzazione e Direzione Artistica: Corrado Brancato
Addetto Stampa:Amedeo Nicotra

Ingresso Libero

Info:
0931/66960 (orario apertura Galleria)
cell.338/3646560
corradobrancato@hotmail.com
www.galleriaroma.it