28 novembre, 2008

Segni

Galleria Roma
via Maestranza 110
Siracusa
"Segni"
grafica dal 1976 al 1980 di
Salvatore Li Puma
29 Novembre 9 Dicembre


DISEGNI settanta
SALVO LI PUMA

Un pittore, un siracusano dell’arte.
Nelle sue opere il possesso del luogo e dell’oggetto, pensiero e osservazione, interazione intellettuale attraverso il simbolo l’allegoria, forme storiche attraversate
e ridefinite da scenari contemporanei

Nelle sue opere possiamo sentire il vissuto dell’artista con il luogo della storia, con lo studio, la sua bottega operante e meditativa. Luogo di creatività, d concentrazione,di elaborazione; traduzione di idee, intuizioni, letture. Scagionare dall’interiorità quel cumulo di energie non sempre spiegabili con la ragione, che spingono alla rappresentazione e alla comunicazione di un credo pienamente coerente e corrispondente con l’azione temporale. Settanta, anni febbrili di incessante ricerca e confronto, di fermenti, di concetti travagliati, risultati pittorici ora sospesi, ora antinomici composizioni piene e vuote, ricerca unitaria del tutto e del nulla. Segni sentiti, segni come traduzione formale di energie. Tratteggi chiaroscurali e lumeggiature nell’asternazione di quel momento magico che vuole andare oltre l’abilità, oltre l’atavica tecnè.
Oggetti che interagiscono con la storia, con il mito, in scenari di ordine metafisico.
Oggetti che nella minuziosa descrizione vogliono evocare, trascendere nei campi del surreale e del simbolico, memoria rifusiva di messaggi comunicati da quella maestria secolare, che ci ha donato porzioni di spiritualità, di poesia ,di armonia.
Oggetti come memoria di figure classiche, coniugazione armonica della pulita plasticità, modellazione anatomica di gesti e posture, e leggiadre pieghe di porporini panneggi che si scontrano con il malessere, il disagio, la precarietà la decostruzione. Assistiamo ad una anastilosi giustappositiva, frammenti persi nel chissadove, parti di strutture mancanti sostenute da elementi scarnificati materici.

Salvatore RAPISARDA

24 novembre, 2008

LA FOTOGRAFIA  DIGITALE  

Galleria Roma
via Maestranza 110
Siracusa


LA FOTOGRAFIA DIGITALE
Il nuovo modo di produrre e gestire le immagini
_______________________________________________________________________

Un pomeriggio di conversazione sulla fotografia con Salvatore Zito, per tutti coloro che vogliono cominciare a capire ed operare con la fotografia digitale, a partire dalle nozioni di base di questo nuovo modo di gestire l’immagine fotografica, molto diverso dalla fotografia chimica della quale, comunque, si mantengono i fondamenti della ripresa e del linguaggio.
Verranno evidenziate le principali differenze con l’ormai remoto mondo della fotografia chimica o analogica, se vogliamo, per spaziare dalla nozione di immagine digitale, all’esame dei vari modelli di apparecchi fotografici digitali e quindi ai criteri che possono determinare la scelta per un eventuale acquisto. E ancora si parlerà delle tecniche base del fotoritocco, che vanno dalla regolazione della immagine, al lifting digitale, alla eliminazione degli occhi rossi, al montaggio di sfondi, cieli e quant’altro per giungere ai diversi modi di stampa digitale. Quest’incontro sulla fotografia digitale è rivolto a tutti, unico requisito, la voglia di “smanettare” sulle immagini e, ovviamente, di fare delle belle fotografie.

15 novembre, 2008

La Cassetta eburnea dello zodiaco


Galleria Roma
via Maestranza 110
per i giovedì della galleria

La Cassetta eburnea dello zodiaco nuova ipotesi di provenienza secondo
Domenica Bufardeci
giovedì 20 novembre ore 18,30

La Cassetta eburnea dello Zodiaco
Siracusa, cuore della civiltà greca, ricca di bellezze classiche, fu protagonista anche della storia bizantina e medievale, sebbene quest’ultimo aspetto sia spesso trascurato e le opere d’arte prodotte in tale ambito poco o affatto valorizzate.
Esempio di ciò è la presenza di un raro oggetto d’arte custodito nel Tesoro del Duomo di cui per secoli si è negato il valore.
Si tratta di un bellissimo cofanetto d’avorio con raffigurazioni scolpite e dipinte dello zodiaco, sul coperchio troncopiramidale, e delle scene che illustrano i dodici mesi dell’anno sul restante corpo ligneo. Sul fondo una scacchiera.
Primo a notare tale opera fu lo storico siracusano Enrico Mauceri, il quale fa un breve accenno in un articolo sulle suppellettili del Duomo di Siracusa del 1907.
Più dettagliata, ma non del tutto completa, è la descrizione dell’illustre Giuseppe Agnello (1958) , il cui impegno nella valorizzazione delle opere d’arte siracusane di varie epoche costituisce una fonte estremamente preziosa per ricercatori e amanti dell’arte.
Recentemente, nel 2000, il cofanetto è stato esposto nella mostra “Pro Mundi Vita” di cui ha curato la scheda di catalogo la dottoressa Marina Russo, analizzando sinteticamente l’opera.
Ognuno degli studiosi appena citati azzarda un’ipotesi di datazione e di provenienza: per il primo la Spagna del XV sec, per il secondo la Penisola italiana della fine del XIV, per la terza la Sicilia.
Nessuno di loro, però, si pone il problema della destinazione d’uso della cassettina, anche se, implicitamente, possiamo dedurre che essa sia stata ritenuta un oggetto di ambito liturgico dal momento che è stata esposta in una mostra di arredi sacri.
Grazie al supporto di nuovi strumenti d’indagine e in seguito al mio lavoro di ricerca, supportato dalle conoscenze e dall’esperienza dell’esimia professoressa Claudia Guastella e della dottoressa Antonella Rapisarda, sono arrivata alla conclusione che esiste una nuova ipotesi, forse più pertinente rispetto alle precedenti.
Da un’attenta analisi iconografica e stilistica possiamo ritenere che si tratti di un’opera di manifattura francese, in particolare della regione delle Fiandre, oppure olandese e attribuirla alla metà circa del XV secolo.
A conferma di ciò propongo il confronto con altre scatole eburnee presenti nel catalogo della studiosa francese Danielle Gaborit-Chopin riguardo gli avori medievali del museo del Louvre, in particolare la numero 262 della Collezione Alexandre-Charles Sauveget, figura numero 254 del suddetto catalogo.
Da questo confronto si evince che la mia ricerca in merito alla datazione ed all’uso della cassetta eburnea del Tesoro del Duomo di Siracusa sia la più verisimile al dato storico.
Siamo quindi in presenza di un prezioso oggetto che meriterebbe maggiore attenzione da parte degli studiosi e maggiore disponibilità da parte delle autorità ecclesiastiche, affinché quest’opera insieme alle altre altrettanto pregiate, facenti parte dello stesso tesoro, vengano offerte all’ammirazione ed alla conoscenza delle persone amanti dell’arte.

"Galleria Roma" Arte ed Eventi a Siracusa: ELEGIA CROMATICA E VISIVA NEL SUBLIME INCANTO DEL REALE

"Galleria Roma" Arte ed Eventi a Siracusa: ELEGIA CROMATICA E VISIVA NEL SUBLIME INCANTO DEL REALE

12 novembre, 2008

ELEGIA CROMATICA E VISIVA NEL SUBLIME INCANTO DEL REALE

Galleria Roma
via Maestranza 110
Maria Teresa Asaro presenta:

"ELEGIA CROMATICA E VISIVA NEL SUBLIME INCANTO DEL REALE"
personale di pittura di Valentina Nicotra
sabato 15 Novembre ore 18,30

Armonia di accostamenti, senso di vita, di respiro e immediatezza, preziose pennellate, impulsi cromatici stupendi… l’impronta personale della giovane artista Valentina Nicotra si esprime attraverso ritmi e tonalità interpretati con un fascino tutto particolare, in un susseguirsi di riflessi che esprimono sentimenti e suggestioni generati da una verace e diretta assunzione del reale, ricreato e rimeditato nelle strutture formali e nella varietà dei cromatismi, fino ad acquisire una carica d’intensa, erompente vitalità. Perché, come sottolinea il filosofo Martin Heidegger, “ l’ opera d’arte è, sì, una cosa fabbricata, ma dice anche qualcos’altro oltre la pura cosa”, conduce ad altro, “ allo agoreuei”, dicono i Greci. L’ opera d’arte è dunque allegoria e contiene in sé il significato profondo che vuol comunicare al fruitore. E’ poesia, che dice senza dire.La fonte principale cui Valentina Nicotra attinge è la realtà, che per l’artista si rivela scaturigine sempre più feconda non solo e non tanto di temi, quanto innanzitutto di stimoli e invenzioni poetiche: i suoi dipinti risultano così piccoli poemi figurativi per quella carica di tensione e persuasione lirica che li pervade. Derivano da qui i principali presupposti che ne qualificano il vitale rapporto con la società e la terra cui appartiene. Protagonisti di buona parte dei suoi dipinti sono, difatti, proprio le vedute generalmente ispirate ai caratteri dei luoghi, per lo più familiari, che l’artista storicizza nei più pensosi o gioiosi momenti di quel loro divenire e trasformarsi nel tempo. Mi vien facile riferire alla sua pittura la famosa frase di Cézanne: “ Prima sentire, poi dipingere”. Da qui, la sottile e sentita poesia delle piccole e semplici cose offerte dal quotidiano, lo spettacolo sempre sorprendente della vita e della natura, la profonda intensità dei personaggi…Tutto concorre dunque a fermare di volta in volta gli estremi di una nuova e coinvolgente elegia visiva capace di suscitare sensazioni di serenità e di gioia.
Maria Teresa Asaro

Lodo Alfano


LODO ALFANO:
un privilegio feudale o una esigenza di governabilità ?
Giovedì 13 novembre alle ore 18,30 nei locali della Galleria Roma a Siracusa in Via Maestranza n.110 si terrà una conferenza sul tema. Essa avrà come relatore l'avv. Silvio Aliffi e sono previsti interventi di magistrati, avvocati ed esponenti politici. Il tema è estremamente attuale sia dal punto di vista giuridico che politico in quanto il Lodo Alfano sarà esaminato il prossimo anno dalla Corte Costituzionale, essendo stata sollevata la questione di legittimità costituzionale, ed è in corso la raccolta di firme per la proposta di referendum abrogativo avanzata dall'Italia dei Valori.

04 novembre, 2008

Arte e Matematica secondo appuntamento


Galleria Roma
via Maestranza 110
Siracusa

per i giovedì della galleria
ARTE E MATEMATICA
a cura di Salvatore Rapisarda
6- novembre ore 18,30