Un grande uomo, un amico ci ha lasciati. Scrivo con il cuore e con la mente, scrivo di Antonino Munafò, ex-Comandante del Porto di Siracusa, amico degno di grande stima , degno di ciò che rappresentava per me, per la città, per la Sicilia, per la Capitaneria di porto d’Italia. Padre esemplare, veniva come tutti i genitori nei colloqui collettivi fra genitori e docenti. Già, perché ho avuto come discente la sua figlioletta Alessandra, alla quale dissi, quando il padre venne nominato Comandante del porto di Siracusa, quanto ero fiero del fatto che finalmente un siracusano era stato designato per quel comando. Me lo ricordo sempre di cotanta disponibilità signorile: quando abbiamo svolto insieme alcuni progetti per il Liceo Scientifico “Luigi Einaudi”; quando lo abbiamo intervistato per inserire la pagina nel quotidiano la Sicilia “Newspaper game”; quando è venuto insieme alla Sua signora nelle giornate solenni; quando mi ha reso felice, intervenendo alla mia Mostra d’Arte Personale nel 2007, a titolo “Dimmi di chi sei paradigma, tra essenza presenza e assenza”; quando la Sua cortese richiesta del Corteo Storico, è stata soddisfatta per il Centenario dell’insediamento della Capitaneria di Porto di Siracusa, ed anche la richiesta fatta a me e ad Emanuele Schiavone, presidente dell’Associazione Culturale “Il Gozzo di Marika”, è stata soddisfatta con prestiti anche del Museo Etnologico di Nunzio Bruno a Floridia. La Sua cordialità e serietà, mista a vera ironia simpatica, erano note a Suoi collaboratori della Capitaneria di Porto di Siracusa.Mi dolgo molto di non aver potuto partecipare ai solenni funerali di un uomo degno della massima stima qual era il Comandante Antonino Munafò, ma non so, sarà stata la notizia così inattesa, che mi sono sentito male, molto male; sono rimasto affranto dal dolore e mi sono chiuso in casa con un immenso dolore, sia fisico che morale, per la perdita di una persona molto cara.Al contempo il mio pensiero va alla moglie e ad Alessandra, e mi compenetro nel loro dolore di moglie e di figlia, e a tutti i familiari e a quanti lo hanno conosciuto come persona carica di umanità e di tante risorse versatili, presenti in quest’uomo dall’affabile sorriso e dall’autorevole presenza.Addio comandante, o per meglio dire, arrivederci nel mondo ultraterreno dei giusti!Siracusa, San Leandro, 27/02/2009
Umberto Mario Garro
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