La Galleria Roma nasce nel gennaio 1998 a Siracusa per l'esigenza di uno spazio espositivo aperto alla ricerca artistica e a tutte le forme di produzione culturale. La Galleria Roma è destinata essenzialmente ai giovani artisti non ancora noti ma che operano con serietà ed originalità. La Galleria Roma si prefigge anche il recupero di artisti locali che meritano per la loro attività una segnalazione e una riscoperta. (Corrado Brancato)
26 novembre, 2010
Dal Bianco al Nero
Dal Bianco al Nero (passando per il mare)
Fotografie di rocce e forme primordiali per scegliere l’inquadratura del tempo, rivelato dall’istantanea di un onda o dall’eternità di un macigno a riposo.
(Salvatore Zito per Galleria Roma)
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Con la presentazione di Salvatore Zito verrà inaugurata sabato 4 dicembre alle ore 18,30 la mostra del fotografo Francesco Favara presso i locali di Galleria Roma in via Maestranza 110 a Ortigia.
Francesco Favara appartiene all’universo solitario della fotografia, lontano dagli stereotipi della mondanità e delle illusioni di un mondo perfetto. Procedendo all’incontrario egli inizia il suo cammino di ricerca controcorrente, a partire dai margini culturali degli attuali stilemi sociali, dal fuori moda, da ciò che non è leziosamente trendy, facendosi carico di esplorare i sentieri del vero anziché del falso, del concreto anziché del fatuo, sulla difficile strada della fotografia in quanto “valore culturale” della comunicazione, sublime e personale espressione dell’intimo convincimento che occorre riprendere le fila delle verità.
Fotografie come versi, composti sul punto di confine (la riva del mare) delle certezze linguistiche, lì dove occorre fermarsi, non potendo andare oltre. Lì dove pensare è una necessità.
La sequenza di circa venti immagini intitolata “dal bianco al nero” è il viaggio della mente, attraverso le infinite gradazioni dei toni (grigi per mantenere l’intimità delle emozioni) e dei sensi, che Favara compie sulle ispide rocce delle nostrane scogliere per scegliere l’inquadratura del tempo, rivelato dall’istantanea di un onda o dall’eternità di un macigno a riposo. Una scenografia primordiale sintomatica del progetto dell’autore inteso come scopo, o pretesto, per tastare il cuore dell’umanità, per porre questa al cospetto di una natura scomoda e ostile quanto vera invece che al cospetto di ipocrite ma scintillanti futilità.
Rigore e disciplina caratterizzano il lavoro di Francesco Favara che anacronisticamente sfida le tendenze attuali tendenti alla sensazionalità, contrapponendo la consapevolezza e la semplicità di colui che ha capito che la fantasia è ancora una umana necessità.
Un romantico stralcio visivo di un genere e di un modus di fare fotografia in via di estinzione ma non per questo privo di quell’irresistibile fascino della stampa fotografica vintage, maggiormente valorizzato dal lavoro totale di un fotografo che ancora, nell’era del digitale, manovra pellicole e bacinelle sotto la fievole luce rossa della sua camera oscura, misteriosa e intrigante tanto quanto le immagini che da lì prenderanno forma magari, chissà, anche aiutate dalle note di un concerto per pianoforte di Brahms.
Per i cultori della buona fotografia è certamente una mostra da non perdere.
Organizzazione e Direzione Artistica: Corrado Brancato
Addetto Stampa: Amedeo Nicotra
Ingresso Libero
Info:
0931/746931
0931/66960 (orario apertura Galleria)
cell.338/3646560
corradobrancato@hotmail.com
http://www.galleriaroma.it/
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