Galleria Roma
via Maestranza 110
Costanza Messina presenta
ALTA TENSIONE
fotografie di Vincenzo Medica
6 Settembre 2008
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ALTA TENSIONE è occhio d’artista che guarda al presente senza cadere nel consenso silente a ciò che non va. Il nostro paesaggio [nel mondo in Europa in Italia in Sicilia davanti quasi ogni casa], rurale o urbano che sia, è sempre più abbrutito, troppo spesso avvilito, da interferenze visive sonore mentali, disturbi al senso etico/estetico del vivere.
Di energia oggi si fa un gran parlare, sull’indipendenza energetica ci si da un gran da fare – ma indipendenza di denari o persone? Quanto siamo liberi di scegliere? Quanto siamo liberi di sapere? Nell’intricarsi di cavi fili antenne, nell’aggrovigliarsi di leggi profitti silenzi, quali effetti si hanno veramente sulla salute psicofisica delle persone? A che rischi e che prezzi giochiamo? Chi e come disegna la cornice in cui si muove la nostra vita? Fin quanto si possono estendere sguardo sviluppo salute senza intralcio?
pericolo di folgorazione è voce d’artista che trasmette dichiara ammonisce denuncia reclama. Coglie un problema e lo fa protagonista. Cava dal grigio la nota di colore. Interpreta il reale maneggiando l’interferenza trasformando l’elemento che disturba sperimentando percezioni diverse e nuove opzioni.
In questa mostra di Vincenzo Medica, l’elettrosmog è un problema che parla da sé: ambiente d’incroci e passaggi materiali e idee visibili e non visibili energie. Che sia un orizzonte o uno scorcio, il genio segna il suo tratto – trasmettitori cavi tralicci (il progresso) / rosso giallo nero (l’artista) – per raggiungere e comunicare per connettere e condividere per produrre esistenze e profitti / per rappresentare emozioni generare energie leggere reinterpretare il reale – e lo skyline di luogo in luogo diventa altro: ora tratteggiato ora attraversato ora infranto ora nascosto / ed il dettaglio di una foto – luce oggetto tono prospettiva – è rimasticazione vitale è connessione futuribile è tensione e folgorazione di energie visioni possibilità. È voler affrontare un problema e farne una chance.
ALTA TENSIONE è occhio d’artista che guarda al presente senza cadere nel consenso silente a ciò che non va. Il nostro paesaggio [nel mondo in Europa in Italia in Sicilia davanti quasi ogni casa], rurale o urbano che sia, è sempre più abbrutito, troppo spesso avvilito, da interferenze visive sonore mentali, disturbi al senso etico/estetico del vivere.
Di energia oggi si fa un gran parlare, sull’indipendenza energetica ci si da un gran da fare – ma indipendenza di denari o persone? Quanto siamo liberi di scegliere? Quanto siamo liberi di sapere? Nell’intricarsi di cavi fili antenne, nell’aggrovigliarsi di leggi profitti silenzi, quali effetti si hanno veramente sulla salute psicofisica delle persone? A che rischi e che prezzi giochiamo? Chi e come disegna la cornice in cui si muove la nostra vita? Fin quanto si possono estendere sguardo sviluppo salute senza intralcio?
pericolo di folgorazione è voce d’artista che trasmette dichiara ammonisce denuncia reclama. Coglie un problema e lo fa protagonista. Cava dal grigio la nota di colore. Interpreta il reale maneggiando l’interferenza trasformando l’elemento che disturba sperimentando percezioni diverse e nuove opzioni.
In questa mostra di Vincenzo Medica, l’elettrosmog è un problema che parla da sé: ambiente d’incroci e passaggi materiali e idee visibili e non visibili energie. Che sia un orizzonte o uno scorcio, il genio segna il suo tratto – trasmettitori cavi tralicci (il progresso) / rosso giallo nero (l’artista) – per raggiungere e comunicare per connettere e condividere per produrre esistenze e profitti / per rappresentare emozioni generare energie leggere reinterpretare il reale – e lo skyline di luogo in luogo diventa altro: ora tratteggiato ora attraversato ora infranto ora nascosto / ed il dettaglio di una foto – luce oggetto tono prospettiva – è rimasticazione vitale è connessione futuribile è tensione e folgorazione di energie visioni possibilità. È voler affrontare un problema e farne una chance.
Costanza Messina
Direttore Artistico Festival del Paesaggio
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