18 giugno, 2008

UNA PROSPETTIVA DI LUCE NELLA PISTA DELLA SOLIDARIETÀ


UNA PROSPETTIVA DI LUCE
NELLA PISTA DELLA SOLIDARIETÀ
Negli ultimi tempi il mondo della solidarietà umana e dell'impegno sociale va caratterizzandosi sempre più per l'impegno rivolto in difesa della vita e in particolare dell'infanzia.
Lo spirito di volontariato e il senso elevato del dono di se stesso agli altri hanno, in particolare, negli artisti degli artefici genuini e instancabili.
Picasso innanzitutto, nel Novecento, ha dimostrato come l'arte e l'artista debbano mettersi a servizio della verità per l'affermazione dei diritti dei più deboli, degli anziani e dei bambini.
In sintonia con tale sentimento si muove da tempo Giacomo Perticone, pittore tenace e perseverante al quale va il merito di sostenere, con i sacrifici e il coraggio che è facile immaginare, una singolare campagna di adozioni a distanza di bambini più sfortunati dei nostri.
Adozione di giovani vite avviata attraverso il medium della pittura. Giovani vite alle quali sono ingiustamente negati il pane, le carezze, il calore della famiglia, le prospettive del futuro.
Con ogni sua opera pittorica, aderendo all'iniziativa che egli propone, chiunque può gioire del piacere dell'arte e allo stesso tempo sostenere e promuovere una vita umana indifesa.
Giacomo Perticone è un paesaggista per vocazione, dipinge campagne assolate e prati fioriti, boschi fitti di verde smeraldo e siepi rigogliose fiancheggiate da alberi tentacolari con i loro rami maestosi.
I colori vivaci, la materia sempre calda e luminosa, trasmettono la sua gioia di vivere e la sua voglia di coinvolgere gli altri nel progetto della solidarietà.
La luce, spesso dipinta all'imbrunire o all'aurora, colora i suoi spazi pittorici con sfumature e trasparenze che nella modulazione tonale determinano profondità dalle geometrie imprendibili.
Nella pittura recente non mancano i caseggiati rurali, le composizioni con frutta, glianimali al pascolo. tutte tessere di un mosaico ambientale dove l'equilibrio degli elementi
naturali sembra essere il modello di vita proposto agli uomini del nostro tempo.
Sì, Perticone, dipingendo i frammenti del creato cari al suo spirito, proietta sugli uomini uno spazio ideale disegnato di verginità e colorato di perfezione.
In tali spazi ogni uomo può specchiarsi per ritrovare l'io puro delle origini, quello ingenuo e semplice, rispettoso della natura e amante della vita.
Nei contesti paesistici, dove l'intervento dell'uomo si intreccia con le forme del creato, non manca la ricerca dell'equilibrio.
Si direbbe che Perticone purifichi i luoghi quasi filtrandoli, eliminando ciò che possa determinare contrasto e violenza, ingiuria e sopruso.
Nelle vite campestri come nei nidi di case i tracciati delle strade e i volumi abitativi non creano disturbo alla natura, anzi si armonizzano con essa in una simbiosi senza pari.
Paolo Giansiracusa

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