
Aula Magna "Ipsia"
via Piazza Armerina 1
Siracusa
concerto dei
Cantunovu
1 dicembre ore 20,00
La Galleria Roma nasce nel gennaio 1998 a Siracusa per l'esigenza di uno spazio espositivo aperto alla ricerca artistica e a tutte le forme di produzione culturale. La Galleria Roma è destinata essenzialmente ai giovani artisti non ancora noti ma che operano con serietà ed originalità. La Galleria Roma si prefigge anche il recupero di artisti locali che meritano per la loro attività una segnalazione e una riscoperta. (Corrado Brancato)
Chiesa di Santa Lucia alla Badia
Piazza Duomo 7 Siracusa
musicapicta
immagini del suono in Sicilia
tra medioevo e barocco
dal 16 novembre 2007 al 7 gennaio 2008.



Nata nel 1970 a Raciborz in Slesia è cresciuta a stretto contatto con la natura di quella regione della Polonia. Il suo primo approccio artistico con la bellezza del Creato è avvenuto attraverso la fotografia, studiata all’Istituto Magistrale. Ne è seguita la formazione universitaria all’Università di Slesia, dove si è laureata in educazione artistica, prendendo il diploma in pittura. In seguito ho lavorato come insegnante di Arte ai vari livelli scolastici, coltivando nel frattempo la passione sia per la fotografia che per la pittura. Nel 2000 si è trasferita a Siracusa, cercando di partecipare alla vita artistica e culturale di questa città. Nel 2002 ho partecipato all’estemporanea di pittura della Festa del Mare, ottenendo il primo premio. L’anno scorso si è laureata in pittura all’Accademia delle Belle Arti “Rosario Gagliardi”. Ama il colore, la pittura per Grazyna è colore. Usa sia i colori ad olio che gli acrilici come pure i pastelli . Recentemente si è avvicinata all’acquarello.

Nasce a Siracusa il 30 Maggio del 1983 giovane artista d’animo solitario inizia i suoi primi esperimenti con l’arte sin dall’infanzia, dimostrando grande interesse per il disegno e la pittura. La sua formazione artistica ha inizio nel 1997 con l’iscrizione presso l’Istituto Statale d’Arte “A Gagini” di Siracusa, qui intraprende il corso di decorazione, e in questi anni apprende lo studio del disegno dal vero, ma anche le diverse tecniche pittoriche, dall’affresco alla tempera. Dopo accurati studi ottiene il titolo di maestro d’arte ed in seguito il diploma in decorazione. Dal 2002 al 2003 frequenta l’Accademia di Belle Arti “Mario Minniti” di Siracusa, negli anni successivi dal 2003 al 2006 si trasferisce presso l’Accademia di Belle Arti “Rosario Gagliardi” di Siracusa dove consegue il diploma di laurea di primo livello. In questi anni predilige una pittura figurativa, legata allo studio di una realtà minuziosa, fatta di paesaggi, e di figure umane.Ma la sua evoluzione artistica avviene negli anni successivi quando non essendo più legata agli schemi accademici, comincia a sperimentare una pittura legata al sogno, prendendo ispirazione da artisti surrealisti come Dalì. I quadri proposti fanno spazio a figure distorte come alberi dalle sembianze umane, oppure paesaggi notturni dai toni scuri e tenebrosi.
Nel 2003 partecipa con due dipinti alla manifestazione dal “Bello al Bene”, presso l’unità operativa di medicina interna dell’Azienda Ospedaliera “Umberto I” di Siracusa.




Nato a Pozzallo (Ragusa) l'8/10/1915, morto a Roma il 5/11/ 1982. A Modica, nella bottega del padre Giorgio decoratore e scultore, e nello studio dello zio materno, il sacerdote Orazio Spadaro, pittore per hobby, il nostro Enzo, e con lui, altri due fratelli degli 8 fratelli, Beppe e Valente, che poi diventeranno rinomati pittori, ricevono i primi insegnamenti. Fin dall'infanzia, sente il fascino della scultura, la creta di pietre nere è la sua materia prima, modellando, già a 12 anni, dei presepe che regala a parenti e ad amici. A soli 12 anni trasloca a Siracusa, dove il padre si è dovuto trasferire per un lavoro importante, e qui realizza i primi lavori, affidando, la sua spiccata manualità e sensibilità artistica; conosce gli intellettuali aretusei dell'epoca, V. Brancati, S. Quasimodo, Annibale Ninchi, a cui allora dedica un busto in marmo levigato. A 16 anni compiuti, nel 1932, insieme al fratello Valente, si trasferisce a Roma per studiare all'Accademia BB.AA. ed all'Accademia di Francia. Grazie ~ alla protezione di Margherita ~" Sarfatti e di amici vicini agli ambienti di corte, nel 1934 ottiene dalla regina Elena una borsa di studio che dà ossigeno alle sue giornate; quasi libero dal sogno immediato, può dedicarsi con maggiore serenità alle sue creazioni, acquistando soprattutto una notorietà sempre più crescente. Inventore di un nuovo metodo per la ceramica metallizzata, realizza con questo materiale la monumentale Abside per la Cattedrale di Hartford nel Conneticut. La sua prima mostra personale a Palazzo Torlonia (Roma, 34), partecipa alla mostra d'arte contemporanea (Siracusa,'35), alla Biennale (Venezia,'35,'56), alla Quadriennale (Roma,'38,'43,'51 55,59), alla mostra d'arte contemporanea (Siracusa, 48) con esecuzione della statua di 5. Lucia, in legno dorato, per la chiesa di 5. Lucia a Buenos Aires; collettiva al circolo di cultura ed arte (Siracusa, 49), mostra personale alla galleria Margutta (Siracusa, 73), è presente nella galleria d'arte moderna di Roma, Firenze, Assisi e Stoccolma ed ha avuto, tra l'altro, assegnato il premio Sileno d'oro, infine ampia retrospettiva, su iniziativa della moglie Lydia, alla Cripta del Collegio (Siracusa, 84); recentemente ( 99) è stato inaugurato, a Modica, il museo Assenza, mentre sue opere e di tutta la famiglia sono a Palazzo Musso (Pozzallo-Rg).













Tante cose potrebbero dirsi del lavoro di Davide Napolitano;certamente a noi non compete parlarne dal punto di vista tecnico,altri lo hanno fatto in maniera eccellente ,quali lo scrittore Giuseppe Drago,e di recente il poeta Salvatore Cagliola:entrambi hanno scritto delle cose molto belle sull'arte di Davide Napolitano.A noi del circolo Arci "ISKRA" di Pachino,del quale Davide è socio fondatore,interessa oltre l'aspetto artistico, l'aspetto "politico" del suo lavoro, quello che a noi sembra il suo impegno civile attraverso l'arte.Le sue mostre sono per noi occasione per parlare di ambiente.Per capire cio' bisogna spiegare un po' la situazione del nostro territorio.Fino a trent'anni fa la campagna di Pachino era uno splendore,vigneti,uliveti,campi di grano,una terra baciata dal sole,privilegiata da particolari qualità organolettiche che rendeva pregiato qualsiasi prodotto.Da trent'anni a questa parte le politiche agricole adottate hanno avuto impatti scellerati sul paesaggio; l'illusione di uno sviluppo che avrebbe portato ricchezza ha fatto sì che le case di campagna,le masserie ,i palmenti fossero abbandonati,i vigneti fossero estirpati,i campi di grano eliminati a favore di colture in serre,serre che hanno devastato il territorio;ormai al posto del verde abbiamo solo distese di plastica da cui spunta qua e là qualche sparuto ciuffo di albero.A volte facendo delle passeggiate abbiamo l'impressione che ci manchi il respiro.Il fatto è che la ricchezza se c'è stata (solo pochi si sono arricchiti a livello personale - il paese è paralizzato da logiche individualistiche) non si è certamente tradotta in una ricchezza sociale e culturale per il paese.Da due anni si parla di gravi crisi dell'agricoltura a Pachino.Stesso discorso vale per le coste,selvaggiamente cementificate.A Pachino l'idea di turismo sostenibile e di turismo culturale non viene contemplata ma neanche il turismo in sè viene vissuto come una risorsa importante.Ecco la pittura di Davide ci mostra tutto quello che stiamo perdendo.Negli ultimi quattro anni il nostro circolo ha voluto inserire nelle proprie attività culturali le mostre che Davide ha tenuto a Marzamemi ,in estate, e questo non solo per amicizia ma soprattutto per la condivione di tematiche trattate.Appassionato della natura,buon conoscitore di piante e animali della nostra zona,strenuo difensore dell'ambiente e del paesaggio,ecologista della prima ora.La sua è una pittura senza trucchi e senza inganni,del qui e ora,quasi a fermare il tempo.Fedele alla realtà,alla luce del momento (ma mai cartolina)eppure atmosfera irreale ed evocativa.Dirompente e gioioso nei colori:il giallo del grano,il rosso dei papaveri,l'azzurro del cielo ma assorto e solitario nella ricerca dei luoghi da ritrarre.La sua pittura si nutre di sole e di luce ma nasconde sia l'amarezza di cose che stanno per perdersi,fagocitati da da un decantato sviluppo che non è poi sfociato in un progresso civile e culturale, sia la paura dell'oblio.Come in un fermo immagine che rimanda ad un silenzio quasi sacro,fissa sulla tela la memoria di lembi di campagna pachinese, trazzere,palmenti,masserie che stanno per perdersi e diventare altro.Davide ritrae casolari di campagna ormai in rovina dove per lungo tempo la vita ha segnato la quotidianità delle persone che vi abitavano e vi lavoravano, e che poi sono andati via per sempre. Condividiamo il modo delicato e silenzioso con cui Davide oppone resistenza alla devastazione del nostro territorio,all'incuria,al disinteresse e anche al disprezzo della bellezza della nostra terra.Il suo lavoro ci dà un senso di appartenenza,di ritrovamento della nostra identità,ci restituisce la memoria e il monito a considerare gioielli da custodire ed amare ciò che il passato ci consegna.
Venerdì 9 Novembre dalle ore 18,30 per i soci e gli amici dell'Associazione Culturale Nuova Galleria Roma, buon vino e zippole con la musica per sognare dei TWONIGHT




L’ Associazione Culturale “Vitaliano Brancati”, sorta nel 2004 con l’intento di promuovere la figura e l’opera del noto scrittore siciliano (Pachino 24 luglio 1907 – Torino 25 settembre 1954), ha istituito un Premio Internazionale di Giornalismo intitolato allo stesso scrittore, che fu attento commentatore dei costumi italiani, con i suoi numerosi articoli apparsi sui maggiori giornali italiani. Già la prima edizione svoltasi nel 2005, ha visto premiati quattro noti e importanti nomi del giornalismo: Laura Cannavò, di Canale 5, Lorenzo Del Boca, Presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, Mustafa Nano, il maggiore giornalista albanese, Filippo Cosentino, responsabile RAI 3 – Sicilia. La cerimonia si è svolta a Pachino, paese di origine di Brancati. L’Associazione si propone pertanto di continuare questa esperienza indicendo la seconda edizione del Premio che si svolgerà a Siracusa e a Pachino, al fine di ricordare il centenario della nascita dello scrittore. In questa seconda edizione saranno premiati:Gianni Minoli, giornalista RAI TV - Paola Saluzzi, giornalista e conduttrice di programmi RAI - Franco Siddi, Presidente Federazione Nazionale Stampa Italiana - Younis Tawfik, scrittore e giornalista iracheno. 