03 novembre, 2007

Francesco Trombadori e la Sicilia









Galleria Civica Montevergini

Via S. Lucia alla Badia,1
Siracusa
27 Ottobre16 Dicembre


Il pittore Francesco Trombadori (Siracusa 1886 - Roma 1961), è noto per essere stato un esponente di spicco della prima Scuola Romana, ma è meno noto il suo essere artista di Sicilia, nonostante sia l'unico siciliano ad aver partecipato nel 1926 alla Prima Mostra del Novecento di Margherita Sarfatti a Milano. A più di trenta anni di distanza dalla sua ultima mostra antologica in Sicilia (1976), risulta ancora poco indagato il profondo rapporto del pittore con la natia Ortigia. Un rapporto intimo, mai sbandierato - nel carattere riservato dell'artista - ma profondissimo e significativo, forgiato dall'incontro con la pittura di Antonello da Messina, e con quella di Caravaggio (soprattutto con Il martirio di Santa Lucia, del Museo di Palazzo Bellomo) e temprato negli anni della prima gioventù, passata a stretto contatto con l'elite culturale della belle epoque siracusana. Dopo aver esordito nella mostra allestita nel foyer del Teatro di Siracusa nel 1911, ancora con il nome di Trombatore, l'artista adotta il nome d'arte di Franz Trombadori d'Ortigia, (poi Cino d'Ortigia) pseudonimo con il quale firma anche le iniziali prove come illustratore per le rappresentazioni classiche del Teatro Greco di Siracusa, inaugurate nel 1914. E' questo rapporto privilegiato che la mostra vuole indagare, un rapporto che non si attenua con il nuovo cambiamento di nome nel definitivo Francesco Trombadori, avvenuto alla fine della prima guerra mondiale, ma percorre come un fiume sotterraneo molta parte della sua attività pittorica, che si snoda dal 1911 al 1961, anno della sua scomparsa. In mostra oltre al Ritratto della contessa di Gai leni e a Siracusa mia! - quadri ancora intrisi di divisionismo - sono esposti anche l'Autoritratto (1932), il bellissimo Ritratto della madre con la cattedrale di Siracusa (1942), e i numerosi paesaggi siciliani, degli anni Cinquanta, tra i quali spiccano La fonte Aretusa e la Marina di Siracusa, insieme a diversi quadri inediti. La mostra è corredata da un catalogo antologico con testi critici di Duccio Trombadori, Paolo Giansiracusa e un accurato regesto della nipote Giovanna De Feo, ove si evidenzia il ruolo svolto da Trombadori nel catalizzare le presenze di artisti e intellettuali siciliani o meridionali a Roma, a cominciare dal giovane Renato Guttuso.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Fantastica la mostra su Francesco Trombadori,ma quanto tempo dobbiamo
ancora aspettare per una mostra Retrospettiva su un genio della scultura,quale fu il Maestro
Pasquale Sgandurra(SR,18 Aprile 1882 - Firenze,26 Febbraio 1956).
Dottor Paolo Bonaiuto

Anonimo ha detto...

Una mostra di scultura è molto più difficile da organizzare,per l'alto costo sia del trasporto che dell'assicurazione delle opere.Quindi....

Anonimo ha detto...

Non è affatto così.Ricordo circa 20 anni addietro una eccezionale Mostra retrospettiva di scultura,
su ENZO ASSENZA,curata da Franco Bartolo e da un allora sconosciuto,
tale Corrado Brancato,alla Cripta del Collegio!E allora,come fecero ?
DR. Paolo Bonaiuto